Tiriamo le somme sulla 1a stagione di Star Trek: Discovery

Data stellare 20180213 (sì, lo so, non è la data stellare corretta per la serie TV ma è la nostra data come SpaceJokers…)

Ieri sì è conclusa la messa in onda degli episodi della nuova serie di Star Trek, ovvero Discovery… Ne abbiamo parlato molto, mesi prima che venisse trasmessa per poi eclissarci nel nostro sonno criogenico… in questo periodo la prima stagione è arrivata alla sua conclusione e ho seguito con molta attenzione gli episodi. Da una parte ne sono rimasto affascinato mentre dall’altra un po’ scettico… ma devo ammettere che la conclusione di ieri ha sopito tutti i miei dubbi e lasciatemi dire che….

Questo è proprio… STAR TREK!!!

Non mi dilungherò qui sulla trama perché non voglio darvi alcun Spoiler, ma sappiate che all’inizio, come per molti fan, anche io ero scettico: alla visione dei primi episodi mi sembrava di assistere a una buona serie di fantascienza ma che avesse ben poco dello Star Trek che conoscevamo. Infatti le critiche mosse andavano dalla differenza evidente con i canoni tanto sacri al franchise; in primis, Gene Roddenberry cerco di far sì che il mondo utopico da lui creato fosse composto da una Federazione con dei legami forti e di amicizia tra i protagonisti quindi ogni tipo di conflitto (fisico o psicologico) doveva essere limitato… Qui, in Discovery, già dall’inizio si assiste a qualcosa di diametralmente opposto ma se vogliamo dirla tutta sicuramente più realista e umano. Ecco che molti, me compreso, avevano storto il naso… Dopo qualche episodio di buona azione visiva e dalla trama ben composta (anche se a tratti un po’ scontata) mi stavo rendendo conto che il lavoro svolto era davvero egregio e a livello, se non superiore, ad altre produzioni del franchise.

E arriviamo quindi all’ultima puntata della prima stagione che toglie ogni ulteriore dubbio! non tanto per la trama in sé (l’episodio poteva essere più articolato: certe prese di posizione sono troppo repentine), ma quanto per il suo finale…

[Qui mi tocca fare un piccolo spoiler quindi se non volete saperlo non andate oltre!]

La Federazione stava infatti per fare un errore molto grave: utilizzare un dispositivo che avrebbe portato alla distruzione del pianeta natale Klingon (civili compresi) pur di vincere la guerra! Lo stesso Sarek (padre di Spock) promuove questa ultima analisi come la sola conseguenza logica alla guerra… ma qui finalmente si rivedranno i vecchi valori di Star Trek, l’equipaggio della Discovery decide di ammutinarsi e riportare la Federazione sulla retta via, mostrando come ci sia sempre una scelta migliore.

Infine la scena che a noi fan a fatto letteralmente piangere: l’incontro tra la mitica Enterprise (a quell’epoca capitanata da Pike e non ancora da Kirk) e la Discovery… lasciando aperta ogni interpretazione sulla prossima stagione (confermata). Inoltre l’ultima chicca è la sigla finale con il primissimo motivo musicale degli anni 60…

A presto e… lunga vita e prosperità a Star Trek Discovery!

Qui il video dell’ultima scena conclusiva della stagione..

Star Trek Discovery: arriva il trailer e il poster ufficiale

Poche ore fa finalmente è stato pubblicato il nuovo trailer con la notizia ufficiale dell’uscita in TV per l’autunno. (Qui di seguito il poster e più in basso il video)

Ricordiamo che la nuova serie di Star Trek sarà ambientata circa dieci anni prima degli eventi della serie originale e si svilupperà in un’epoca sconosciuta agli spettatori ma che ha plasmato il destino della Federazione. Il protagonista sarà il primo ufficiale Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) che entrerà in contatto con nuove astronavi, altri mondi e avversari malvagi, mentre la minaccia della guerra incombe.

La buona notizia è che, dopo mesi di silenzio e vari ritardi sull’uscita della serie, finalmente abbiamo una data certa: e anche da noi Star Trek: Discovery debutterà su Netflix questo autunno. (Fan Mode ON: sì ok…ma voglio sapere esattamente quando!!!)

Il trailer è molto suggestivo, e ci permette di dare una prima occhiata veloce solo ad alcuni personaggi che saranno poi presenti nella serie e qui li elenchiamo tutti: saranno Jason Isaacs nel ruolo del Capitano Lorca e Sonequa Martin-Green in quello di Michael Burham; dell’equipaggio della Discovery faranno parte anche Doug Jones (l’ufficiale scientifico Tenente Saru) e Anthony Rapp (l’astromicologo Tenente Stamets), mentre Michelle Yeoh sarà il Capitano Georgiou della Starship Shenzhou; James Frain sarà Sarek, il padre di Spock. Terry Serpico sarà l’Ammiraglio Anderson, un alto ufficiale della Flotta Spaziale; Maulik Pancholy interpreterà il Dr. Nambue, Capo Ufficiale Medico della Starship Shenzhou; Sam Vartholomeos sarà Ensign Connor, Ufficiale Junior che, appena uscito dall’Accademia, viene assegnato alla Starship Shenzhou; Shazad Latif interpreterà il Tenente Tyler, un ufficiale della Flotta Stellare nella Federazione; Rekha Sharma presterà il volto al Comandante Landry, ufficiale della sicurezza sulla Starship Discovery; Kenneth Mitchell sarà Kol, Ufficiale Comandante dell’Impero Klingon; Clare McConnell interpreterà Dennas, una leader nell’Impero Klingon; Damon Runyan presterà il volto a Ujilli, altro leader dell’Impero Klingon. Il cast comprende inoltre Mary Chieffo e Chris Obi nella parte di altri due Klingon.

Ricordiamo, per i fan di vecchia data, che lo show sarà trasmesso innanzitutto dalla piattaforma on-line del network, CBS All Access, negli USA e che Bryan Fuller (Dead Like Me, Pushing Daisies, Hannibal) ha creato questa nuova versione della serie, per poi lasciare il ruolo di showrunner in favore di Aaron Harberts e Gretchen Berg. CBS Television Studios si occupa della produzione con la supervisione di Alex Kurtzman, Heather Kadin, Rod Roddenberry (figlio del creatore Gene) e Trevor Roth; i veterani Nicholas Meyer (Star Trek: L’ira di Khan) e Kirsten Beyer figurano invece tra gli sceneggiatori.

Ieri, in realtà, era già apparsa in rete una prima fotografia, che rappresentava due donne (Michelle Yeoh, il capitano Philippa Georgiou e Sonequa Martin-Green, il primo ufficiale Michael Burnham) con un abbigliamento che ricordava decisamente quello di Rey in Star Wars Il risveglio della forza o di Luke Skywalker in Guerre stellari.

Pictured (l-r): Michelle Yeoh as Captain Philippa Georgiou; Sonequa Martin-Green as First Officer Michael Burnham. STAR TREK: DISCOVERY coming to CBS All Access. Photo Cr: Dalia Naber. © 2017 CBS Interactive. All Rights Reserved.

Poi nel video diffuso qualche ora dopo vediamo ancora il pianeta desertico, ma vediamo anche scene sulla plancia della nave (che potrebbe essere però la Shenzhou, non la Discovery); vediamo Sarek (James Frain) e vediamo Spock bambino; poi alcune immagini di “attività extra veicolare” (EVA) con una tuta spaziale che ricorda quella vista in Star Trek The Motion Picture; mentre le uniformi ricordano vagamente quelle di Star Trek Enterprise (tute blu da meccanico spaziale?).

Altra somiglianza con Enterprise, la musica scelta per questo trailer è una canzone (My Tears Are Becoming a Sea di M83) e non una musica orchestrale come le serie precedenti. M83 è un gruppo francese, che prende il nome dalla Galassia Girandola del Sud; la canzone è stata utilizzata in Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2, il che ci fa pensare che sia stata scelta solo per il trailer, probabilmente la sigla della serie sarà diversa… o almeno lo speriamo… su un po’ di originalità!

E in effetti un bel grosso punto di rottura “stilistico” dalle serie precedenti lo abbiamo: nella rappresentazione dei mitici guerrieri Klingon. Che hanno un aspetto estremamente inumano, vampiresco, diverso comunque da quanto visto finora (sigh!)… forse assomigliano addirittura alla versione interpretata da J.J Abrams nei film di reboot di Star Trek…

Bando alle ciance e vi lasciamo al trailer… che ne pensate?

ST: Discovery, nuovo cast e i Klingon?!

La famiglia di Star Trek Discovery continua a crescere e così la nostra attesa per questa nuova serie di cui la data di uscita continua a essere un mistero…

Nel frattempo nella giornata di ieri Terry Serpico, Maulik Pancholy e Sam Vartholomeos si sono uniti al cast già presentato (ne abbiamo parlato qui). Qui la fonte ufficiale:

http://www.startrek.com/article/discovery-adds-three-starfleet-officers

Nella foto qui in basso potete vedere i nuovi attori (da sinistra a destra): Terry Serpico sarà l’Ammiraglio Anderson, un alto ufficiale della Flotta Stellare; Maulik Pancholy impersonerà invece il Dottor Nambue, l’ufficiale medico capo a bordo della nave stellare Shenzhou (capitanata da Han Bo, si veda qui); Infine Sam Vartholomeos completa il trio come Guardiamarina Connor, un giovane ufficiale dell’Accademia della Flotta Stellare anche lui assegnato alla Shenzhou

Intanto in rete, i giorni scorsi, sono apparse delle foto dalla produzione dove venivano mostrati degli attori occupati a interpretare degli “strani alieni mai visti prima” in Star Trek.. L’autore della foto postata  tuttavia dichiara nel suo post:

Eccomi mentre passo il tempo con la mia squadra di Klingon sul set del nuovo Star Trek

 

e qui di seguito il post incriminato…

Anche nel nuovo trailer presentato (qui) si vedevano delle creature con questo genere di trucco ma non sembravano certamente dei Klingon. Ricordiamo però che questa razza di Alieni ha avuto un evoluzione piuttosto marcata dalla prima serie classica (TOS), passando per i successivi film a essa ispirata fino alla successiva Next Generation. Quindi non mi stupisce affatto (e lo aveva dichiarato lo stesso Bryan Fuller) che i Klingon possano aver avuto un certo restyling formale. Ricordiamoci anche che nel Reboot di J.J.Abrams gli stessi Klingon erano completamente diversi da come ce li ricordavamo (purtroppo). Va anche detto però che le voci messe in rete di questi nuovi Klingon sono state ufficialmente smentite… Insomma il mistero si infittisce!

A presto per nuovi dettagli! Ci vediamo là fuori…

il miglior gioco da tavolo su Star Trek è… Ascendancy [Recensione]

data stellare 20170128,

Ieri sera, invitato da un vecchio amico e compagno di (dis)avventure nelle avventure ruolistiche, sono andato (finalmente) a provare il nuovo gioco da tavolo basato su Star Trek… ovvero Star Trek: Ascendancy. E quindi eccomi qui a raccontarvi la mia esperienza “sul campo” e una piccola recensione del gioco…

Siete pronti ad andare (coraggiosamente) là dove nessuno è mai giunto prima? Se state leggendo questo articolo, è probabile che conosciate già (o almeno in parte) l’immenso universo di Star Trek. Per oltre 50 anni abbiamo apprezzato le avventure dell’equipaggio della nave stellare Enterprise (tra le altre) in tutto l’universo del creatore Gene Roddenberry.

Ma diciamocela tutta, ci sono stati pochi giochi di Star Trek, nel corso degli anni, che abbiano avuto una qualità all’altezza della serie TV. Siamo andati a provare Star Trek: Ascendency proprio per capire se questa volta fosse stato fatto centro! E… c…aspita!…Probabilmente siamo di fronte a uno dei più profondi e più complessi giochi di Star Trek considerando poi che è la prima incursione nel genere 4X (eXplore, eXpand, eXploit ed eXterminate) per Star Trek. Tuttavia, con un tempo di riproduzione di 3+ ore, questo non è certo adatto ai giocatori casual. Vale la pena l’impegno di tempo? Scopriamolo assieme.

Star Trek: Ascendancy è un gioco di 4x per i 3 giocatori che dura circa un’ora per ogni giocatore. In questo momento, si gioca solo con 3 giocatori esatti, ma con le due prossime espansioni si espanderà il gioco da 3 fino a 5 giocatori. La prossima espansione data per fine Febbraio dovrebbe portare infatti con se le fazioni dei Cardassiani e dei Ferengi….

Panoramica del gioco:

Come dicevamo poco fa Star Trek: Ascendancy è un gioco 4x di esplorazione galattica e di conquista. Se non si ha familiarità con il genere, 4x significa: esplorare, espandere, sfruttare e sterminare. E’ uno stile di gioco utilizzato da molto tempo e che ha raccolto molti fan del genere.

I giocatori potranno iniziare la partita come civiltà nascente di una delle 3 potenze di Star Trek: Federazione, Klingon e Romulani. Armati con solo il loro mondo d’origine, un po’ di tecnologia, e un paio di navi, i giocatori potranno esplorare la galassia, cercando di espandersi “territorialmente”.

Alla fine i giocatori impareranno nuove e migliori tecnologie, scoprire pianeti pronti per la colonizzazione, e, infine, incontrare i loro avversari. Mentre alcuni incontri potrebbero risolversi in pace, altri invece potrebbero portare al combattimento. Siate pronti a combattere contro le altre flotte, difendere i vostri pianeti dall’invasione e, auspicabilmente, emergere da tutti come il vincitore finale.

Componenti del gioco:

Star Trek: Ascendancy è venduto a un prezzo consigliato di 99€ (anche se la maggior parte delle persone può probabilmente trovare il gioco più conveniente online)

… A questo prezzo l’aspettativa data dai componenti di gioco non poteva che essere molto alta. Anche se il peso della scatola in sé non mi dava alcuna indicazione a riguardo…

Non ho intenzione di andare ad analizzare ogni componente singolarmente (anche se inserisco qualche scatto dalla partitella di ieri qui sotto) ma è normale che i giocatori debbano sentirsi appagati dai soldi spesi, anche per la qualità dei componenti del gioco: tutto è decorato nel classico stile di Star Trek. Dalle mini navi stellari personalizzate, ognuna stilizzata a rappresentare la propria fazione, ai pannelli dei giocatori. Mi è piaciuto come, non solo ognuno dei cruscotti ha una tematica che corrisponde alla fazione, ma anche come sono stati studiati i poteri speciali e le relative restrizioni.

Le navi, i gettoni, la mappa modulare e le carte, sono tutto in puro stile Star Trek e, se siete un fan come me,  aspettatevi di amarlo a prima vista anche solo osservando attentamente tutti i tocchi tematici presenti nel gioco. (in pratica anche se non amate i giochi di tavolo, lo amerete ugualmente!)


Al primo impatto Star Trek: Ascendancy è un gioco complesso e, il gioco ricordiamolo, è per ora solo interamente in inglese! (e ne dubito lo faranno in italiano).

Vi darò un’ampia panoramica di come è il gioco ma se si desidera leggere il regolamento completo in inglese allora è possibile ottenere un PDF del libro delle regole qui. (anche questo presente nella scatola e di ottima fattura)

I giocatori di Star Trek: Ascendancy devono prendere il controllo di una delle 3 fazioni del gioco: Federazione, Klingon (Qaplà!) o Romulani. Ogni giocatore inizia con il loro pianeta di origine, un pezzo di tecnologia, alcune risorse e qualche nave.

Star Trek: Ascendancy è basato su una struttura a round, ognuno dei quali ha 3 fasi:

Fase di Iniziativa:
Questo è il momento in cui viene deciso l’ordine di gioco. Se i giocatori non hanno ancora fatto il primo contatto (incontro di un’altra fazione), le carte dell’ordine di partenza sono distribuite in modo casuale. Se tutti i giocatori invece sono in contatto tra loro, allora possono fare offerte di risorse per l’ordine di turno.

Fase di esecuzione:
Questo è la parte principale del gioco. Ogni giocatore fa il suo giro completo, basato sulla loro carta dell’ordine di turno. E il turno di un giocatore si svolge in due fasi:

Fase di Costruzione:
Un giocatore può costruire navi, colonizzare un sistema, costruire un nodo di risorse su uno dei suoi pianeti o iniziare nuove tecnologie di ricerca. Ognuno di queste ha un costo specifico che un giocatore deve pagare in gettoni di risorse (Ci sono 3 tipi di risorse: cultura, produzione, o ricerca). I giocatori guadagnano (principalmente) più risorse attraverso i nodi che hanno costruito presso i loro pianeti.

Fase di Comando:
Ogni giocatore inizia la partita con 5 gettoni di comando, e ne potrà acquisire di più con il progredire del gioco. Fare qualsiasi azione in Star Trek: Ascendancy richiede l’utilizzo di un token di comando.
E le opzioni di comando includono:
– Spostare navi e flotte: Queste possono essere spostate attraverso il la velocità Warp (curvatura) o velocità Impulso.
– Avviare una battaglia: queste sono gestite tramite tiro di dado (si usa solo il d6). L’Aggiornamento delle armi delle tue navi renderà poi più facile colpire, mentre l’aggiornamento dei vostri scudi renderà più difficile per i vostri avversari colpire voi.
– Invadere un pianeta: come le battaglie tra navi, le invasioni vengono gestite tramite semplici tiri di dado.
– Tentativo di egemonia culturale: Se non si vuole prendere possesso di un pianeta con la forza militare, lo si può fare tramite la diplomazia (e qui la Federazione è esperta in materia)
– Gestire la flotta e la Starbase: È possibile combinare più navi in ​​una flotta per consentire il movimento più facile. È inoltre possibile creare fino a 3 basi stellari nel gioco. Queste aiutano la difesa planetaria e forniscono anche un gettone di comando.
– Lanciare un progetto di ricerca: si pescano 2 carte dal proprio mazzo tecnologia e se ne sceglie uno su cui iniziare a lavorare (richiedono qualche round per essere portati a compimento)

Dopo che un giocatore finisce sia la loro costruzione che la fase di Comando, il prossimo giocatore in ordine di turno continua.

ogni sistema con un pianeta può ospitare navi e nodi di comando per la produzione di risorse. Inoltre i canali Warp disponibili sono limitati a seconda del sistema.

Fase di ricarica:
Una volta che tutti e tre i giocatori hanno terminato il loro turno, si entra nella fase di ricarica. Questa è essenzialmente una fase di ripulitura che hanno a disposizione in contemporanea tutti i giocatori: il controllo per la vittoria, le risorse raccolte e il riordino di carte e gettoni.

Ci sono 2 modi per vincere in Star Trek: Ascendancy. Il primo è quello di raccogliere 5 gettoni Ascendancy (Questi possono essere acquistati con 5 gettoni di cultura). Il secondo è quella di controllare tutte e tre le homeworlds (sistemi base iniziali di ogni fazione), durante la fase di ricarica.

Ma veniamo alla mia esperienza di gioco:

Se non sapevate nulla sui giochi 4x, sappiate che di solito sono lunghi e complessi… e non adatti ai deboli di cuore. Alcuni di questi sono noti per durare anche 8+ ore, quindi non mi sono affatto sorpreso quando ho visto che Star Trek: Ascendancy richiedeva un’ora per giocatore. D’altronde sono abituato a partite a D&D che duravano giornate intere…(bei tempi)… Diciamo che qui la prima partita ha richiesto circa quattro ore, benché la curva di apprendimento sia notevolmente rapida, ci vuole un po’ per ingranare.
La cosa interessante è che Star Trek: Ascendancy non è in realtà un gioco difficile. Certamente è complesso, ma non è necessariamente complicato. C’è così tanto da fare nel proprio turno che la strategia è fondamentale. Dal movimento delle navi, ad esplorare nuovi pianeti, combattere i nemici, aspettatevi di avere delle difficoltà nel decidere come utilizzare il quantitativo limitato di gettoni di comando.

Parlando di esplorazione (che è uno dei miei pezzi forti anche quando gioco a Elite Dangerous), trovo sia una delle cose più azzeccate in Star Trek: Ascendancy. ADORO la galassia modulare poiché ogni volta il gioco non sarà mai uguale a se stesso, aumentando così la longevità del gioco stesso: ogni pianeta può avere un certo numero di “corsie spaziali” ad esso collegati. Una volta che si decide di andare fuori ed esplorare, la corsia spaziale è casuale (stabilite da tiro di dado) e avrà da 2 a 4 caselle su di se. Una volta arrivati ​​alla fine della corsia, si estrae un nuovo sistema e si gira per scoprire cosa rivela. La cosa semplice di pianeti e rotte spaziali è che sono mobili. Fino a quando un pianeta ha solo 2 corsie collegato ad esso, si può ruotare intorno al suo perno. Questo rende la galassia molto fluida col suo crescere. Mi è piaciuto molto questo aspetto perché rende molto l’idea dello spazio curvo!

la nostra mappa per come si è venuta a formare durante la partita…

Un’altra cosa che mi è piaciuto di Star Trek: Ascendancy è l’unicità delle fazioni e la corrispondenza delle loro caratteristiche con il mondo di Star Trek. Se sei il guerrafondaio del gruppo comincia la sfida come Klingon poiché la maggior parte dei loro poteri e le relative tecnologie sono dedicate al combattimento (i miei preferiti). Ami la tecnologia e lo spionaggio? Vai coi laidi Romulani e sfrutta il loro occultamento. Vuoi esplorare e diffondere la tua cultura? La Federazione è per voi. (non esiste la Prima direttiva qui!)
Ognuna di queste fazioni è davvero ottimizzata quando la giocate utilizzando i suoi punti di forza.

Ma fin qui abbiamo visto solo aspetti positivi… Però forse una cosa che non mi va giù completamente è il tempo di inattività che i giocatori hanno al di fuori del loro turno… Aspettatevi di avere un po’ di sana attesa quando non è il vostro turno (in almeno 3 ore di gioco una pausa fisiologica ci sta!), a meno che qualcuno ti attacca, non c’è davvero molto da fare. Forse una soluzione sarebbe stata dare a turno un comando per ogni giocatore invece di lasciare tutti i comandi in un colpo solo… ma questo avrebbe probabilmente aumentato la complessità del gioco e il tempo di durata complessivo.

Se dovessi cambiare qualcosa d’altro, probabilmente avrei preferito un albero tecnologico al posto della carta a sorteggio (mi avrebbe ricordato ancora di più il bel videogame “Birth of the Federation“: ci sono stati momenti, in particolare alla fine del gioco, dove ti rendi conto che alcune carte di tecnologia non sono state di alcuna utilità in quel momento. Preferisco gli alberi tecnologici poiché permettono di pianificare la propria strategia e scegliere quale ramo di tecnologia si vuole intraprendere; e trovo sia anche più verosimile poiché una ricerca ne chiama un’altra a sua volta più progredita, rispetto al sorteggio…

Tuttavia, vi è un modo per modificare il gioco a proprio piacimento: l’Editore Gale force 9 ha furbescamente aggiunto una sezione di varianti opzionali nel libro delle regole. Ci sono una serie di regole per accelerare il gioco, se non avete le 3+ ore necessarie per finire il gioco. Alcune sono abbastanza banali, come ad esempio l’aumento delle risorse iniziali, mentre altre sono cambiamenti del gioco, come la riduzione del costo dei gettoni Ascendancy. Vi è anche una regola avanzata che permette ai giocatori di selezionare la loro carta di tecnologia invece di pescarla in modo casuale. Mi è piaciuto molto questa possibilità e credo verrà utilizzata spesso nel gioco. Inoltre vedo che i giocatori al mio tavolo stanno già studiando e utilizzando delle regole home-made per personalizzare il gioco a proprio gusto; e credo che questo gioco si presti molto a questa pratica.

Infine, un’altra pecca, a mio modo di vedere, al momento, è il numero di giocatori: il fatto che Star Trek: Ascendancy non è adatto anche solo a due giocatori. Devono essere per forza 3 giocatori esatti e può essere un po’ difficile formare un tavolo così. Ma come dicevamo all’inizio di questo articolo, fortunatamente, ci sono due espansioni (a breve la prima) che aggiungeranno il supporto per altri due giocatori con le fazioni dei Cardassiani e dei Ferengi. Tuttavia l’aggiunta di un 4° o 5° equivale anche ad aumentare il tempo di gioco…sempre che non si voglia usare delle regole opzionali per accorciare i tempi (e siamo abbastanza sicuri che ce ne saranno altre con la prossima espansione…)

In conclusione

Secondo il parere di molti navigando in rete, l’editore Gale Force 9 è il Re dei giochi su licenza. Devo però ammettere che le mie aspettative su Star Trek sono sempre elevate e quindi temevo che anche questa volta fossero disattese. Considerando soprattutto che non sono un grande fan dei giochi da tavolo… Invece devo dire che Star Trek: Ascendancy mantiene alto il nome del Franchise a cui appartiene. Certo non è perfetto ma è un gioco incredibilmente divertente che riccamente attinge alla sua sorgente. Se vi è possibile gestire i tempi di inattività e la lunghezza, allora aspettatevi di avere un’esperienza di gioco gratificante…

Se poi siete un Fan della serie come noi… non potrete che amarlo! e la mia copia è già in arrivo a velocità Warp! 🙂

Presentati i Klingon di Star Trek Discovery

Il cast di Star Trek Discovery si arricchisce sempre di più dopo che un paio di settimane fa vi avevamo già annunciato i primi arrivati… (qui l’articolo)… Stanotte invece sono stati rivelati i nomi dei volti di coloro che andranno a interpretare alcuni dei più valorosi e onorevoli guerrieri Klingon.

Per chi non lo sapesse, nella serie classica di Star Trek, i Klingon erano i principali antagonisti della Federazione Unita dei Pianeti. Poi, a partire dal film “Star Trek VI: Rotta verso l’ignoto”, i Klingon divennero alleati della Federazione, non senza qualche problema considerando la loro indole guerrafondaia…

L’attore l’inglese Shazad Latif, arrivato alla ribalta nella celebrata serie Penny Dreadful nei panni del dottor Jekyll, sarà l’ufficiale comandante Klingon Kol. Interessante notare come nei fumetti legati a Deep Space Nine fosse presente un capitano Kol al comando della nave AKS Avwi, anche se non ci sono ancora conferme del legame tra i due personaggi.

L’americano Chris Obi, oltre a dividersi su due set, di cui l’altro American Gods dell’ex showrunner Bryan Fuller, qui sarà T’Kuvma, un Klingon la cui ambizione è riunire tutte le casate del suo pianeta.

Con loro, l’esordiente Mary Chieffo (al suo attivo solo alcuni cortometraggi), qui sarà la comandante del ponte di combattimento di una nave Klingon.

Qui di seguito il link all’articolo pubblicato su startrek.com

Per concludere, ricordiamo che, Star Trek Discovery è previsto in arrivo a maggio anche da noi su Netflix. Vi terremo aggiornati su tutte le novità della rinata saga di Star Trek.

Star Trek 2017: nuove news

Come ben sapete a inizio 2017, andrà in onda la Premiere della mia saga preferita… Star Trek se non si era capito 🙂

hd-mediaitemid24600-4929Per poi essere trasmessa esclusivamente (almeno in USA) su CBS all access…


Tornando alla nostra news, come da titolo, secondo il sito BirthMoviesDeath sono emerse nuove informazioni, da fonti ritenute affidabili….

  • La nuova serie sarà collocata nell’arco temporale tra ST6: rotta verso l’ignoto e ST7: Generazioni (questo spiega il coinvolgimento di Nicolas Meyer)
  • Inoltre per nostra s/fortuna non sarà ambientata a bordo dell’enterprise (in quel periodo dovrebbe esserci l’enterprise B, di classe simile all’ excelsior,  guidata da quel equipaggio sciagurato che possiamo vedere nelle prime fasi di Generazioni)
  • Nonostante la conferenza di Kithomer, i Klingon saranno ostili (credo che si faccia riferimento ai “gruppi” anti-alleanza , ovvero coloro che che cercarono di  sabotare la conferenza con ausilio dei Romulani)
  • Per ultimo, la serie avrà una struttura antologica e non episodica, quindi a mio parere come la 3° stagione di enterprise, che narrava la guerra contro gli Xindi.

Bhè che dire, queste info a mio parere sembrano abbastanza promettenti, nonostante bisogna prenderle sempre con le pinze.

Sarà la volta buona di rivedere il vero Star Trek di nuovo sul piccolo schermo?

eppur si muove … il Gagh!

Gagh

Il piatto più famoso dell’universo Trekkiano è forse questa “prelibatezza” delal razza Klingon: il Gagh!

Consiste in una portata di sottili vermi-serpente (simili a lombrichi), da servire preferibilmente vivi (sono più gustosi). La preparazione, davvero sconcertante, prevede che i poveri vermicelli vengano nutriti esclusivamente con sangue animale diluito (‘Iw puj), che trovano assai poco appetibile e che assimilano soltanto quando sono prossimi alla morte per fame. Il tipo di animale che fornisce il sangue per la preparazione della ricetta è fondamentale per l’aroma del gagh e ogni cuoco klingon ha il suo segreto personale, così come ogni buon palato ha le sue preferenze. Poco prima di essere serviti, i vermi vengono immersi in una densa salsa (chiamata ghevI’) che contiene un’erba tossica per il loro organismo; affamati, divorano ugualmente la salsa e muoiono in pochi minuti, proprio mentre il fortunato avventore se li fa scivolare in gola, interi, a manciate. (ovviamente si usano solo le mani..)
Proprio perché il piatto è assai più apprezzabile se i vermi sono gustati vivi, è molto importante che gli animaletti siano tenuti lontano dalla salsa fatale fino all’ultimo istante. E sempre per il medesimo motivo, è cosigliabile consumare la pietanza il più velocemente possibile, in modo da ingurgitarli tutti prima che muoiano. È comune usanza, comunque, conservare i gagh eventualmente morti prima di essere mangiati e la salsa per cucinarli in umido in un secondo momento; il tlhIq (“gagh in umido”, appunto) non è però altrettanto prelibato.

ma torniamo un attimo sulla terra: l’apparato digerente non è in grado di digerire simile leccornie… e non oso immaginare come verrebbe percepito il gusto da un debole umano o da un cordardo Ferenghi… ecco a voi quindi qualcosa di più adatto ai vostri corpi così poco evoluti… (!)

RICETTA DEL GAGH (per 4 presunti klingon)

Ingredienti:

– 500 gr. di gagh ancora vivo (spaghetti, meglio ancora se Udon giapponesi considerando la loro consistenza e dimensione li trovo più adatti ed esotici..)

– 400 gr Bacche di Sangue Klingon pelate (pomodori pelati)

– 250 gr. di Bestie Molli dell’Acqua Klingon (seppie)

– 3 spicchi di Bacca per Rinfrescare l’Alito Klingon (aglio)

– 1/2 bicch. di Vino di Sangue Anemico Klingon (vino bianco)

– 1/2 bicch. di Spremuta di Ghiandole di Targh Klingon (olio)

– Pianta Senza Onore Klingon (prezzemolo)

– Pianta dell’Onore Klingon (peperoncino senza pietà!)

– Cristalli Tagh’Cha Klingon (sale)

Pulire con onore le Bestie Molli d’Acqua Klingon (seppie) e tagliarle a fettine con una Bat’Leth, conservando i sacchetti neri; soffriggere in padella in un po’ di spremuta di Ghiandole di Targh (olio) gli spicchi di Bacca per Rinfrescare l’Alito (aglio) tritati, mettere le Bestie Molli dell’Acqua (seppie) e rosolarle intonando un canto di guerra; coprire con Vino di Sangue Anemico Klingon (vino bianco) e far evaporare insultando il nemico; aggiungere le Bacche di Sangue Klingon pelate e tritate, salare e cuocere per 20 minuti (il tempo di intonare il primo atto di un’opera klingon); aggiungere la Piante Senza Onore (prezzemolo) tritata, la Pianta dell’Onore ed i sacchetti di nero di Bestia Molle dell’Acqua; lessare al dente il gagh (spaghetti) in abbondante acqua salata; scolarlo e versarlo nella padella con la salsa al nero di Bestia Molle d’Acqua ed aggiungere altra Pianta senza Onore tritata. Servire che si muove ancora.

e invece di un buon appetito… auguratevi un “Qaplà!” (successo!)

grazie al sito: Vulcans & Co. per l’ispirazione ottenuta… (http://vulcans.altervista.org/index.html)