Star Trek Discovery: arriva il trailer e il poster ufficiale

Poche ore fa finalmente è stato pubblicato il nuovo trailer con la notizia ufficiale dell’uscita in TV per l’autunno. (Qui di seguito il poster e più in basso il video)

Ricordiamo che la nuova serie di Star Trek sarà ambientata circa dieci anni prima degli eventi della serie originale e si svilupperà in un’epoca sconosciuta agli spettatori ma che ha plasmato il destino della Federazione. Il protagonista sarà il primo ufficiale Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) che entrerà in contatto con nuove astronavi, altri mondi e avversari malvagi, mentre la minaccia della guerra incombe.

La buona notizia è che, dopo mesi di silenzio e vari ritardi sull’uscita della serie, finalmente abbiamo una data certa: e anche da noi Star Trek: Discovery debutterà su Netflix questo autunno. (Fan Mode ON: sì ok…ma voglio sapere esattamente quando!!!)

Il trailer è molto suggestivo, e ci permette di dare una prima occhiata veloce solo ad alcuni personaggi che saranno poi presenti nella serie e qui li elenchiamo tutti: saranno Jason Isaacs nel ruolo del Capitano Lorca e Sonequa Martin-Green in quello di Michael Burham; dell’equipaggio della Discovery faranno parte anche Doug Jones (l’ufficiale scientifico Tenente Saru) e Anthony Rapp (l’astromicologo Tenente Stamets), mentre Michelle Yeoh sarà il Capitano Georgiou della Starship Shenzhou; James Frain sarà Sarek, il padre di Spock. Terry Serpico sarà l’Ammiraglio Anderson, un alto ufficiale della Flotta Spaziale; Maulik Pancholy interpreterà il Dr. Nambue, Capo Ufficiale Medico della Starship Shenzhou; Sam Vartholomeos sarà Ensign Connor, Ufficiale Junior che, appena uscito dall’Accademia, viene assegnato alla Starship Shenzhou; Shazad Latif interpreterà il Tenente Tyler, un ufficiale della Flotta Stellare nella Federazione; Rekha Sharma presterà il volto al Comandante Landry, ufficiale della sicurezza sulla Starship Discovery; Kenneth Mitchell sarà Kol, Ufficiale Comandante dell’Impero Klingon; Clare McConnell interpreterà Dennas, una leader nell’Impero Klingon; Damon Runyan presterà il volto a Ujilli, altro leader dell’Impero Klingon. Il cast comprende inoltre Mary Chieffo e Chris Obi nella parte di altri due Klingon.

Ricordiamo, per i fan di vecchia data, che lo show sarà trasmesso innanzitutto dalla piattaforma on-line del network, CBS All Access, negli USA e che Bryan Fuller (Dead Like Me, Pushing Daisies, Hannibal) ha creato questa nuova versione della serie, per poi lasciare il ruolo di showrunner in favore di Aaron Harberts e Gretchen Berg. CBS Television Studios si occupa della produzione con la supervisione di Alex Kurtzman, Heather Kadin, Rod Roddenberry (figlio del creatore Gene) e Trevor Roth; i veterani Nicholas Meyer (Star Trek: L’ira di Khan) e Kirsten Beyer figurano invece tra gli sceneggiatori.

Ieri, in realtà, era già apparsa in rete una prima fotografia, che rappresentava due donne (Michelle Yeoh, il capitano Philippa Georgiou e Sonequa Martin-Green, il primo ufficiale Michael Burnham) con un abbigliamento che ricordava decisamente quello di Rey in Star Wars Il risveglio della forza o di Luke Skywalker in Guerre stellari.

Pictured (l-r): Michelle Yeoh as Captain Philippa Georgiou; Sonequa Martin-Green as First Officer Michael Burnham. STAR TREK: DISCOVERY coming to CBS All Access. Photo Cr: Dalia Naber. © 2017 CBS Interactive. All Rights Reserved.

Poi nel video diffuso qualche ora dopo vediamo ancora il pianeta desertico, ma vediamo anche scene sulla plancia della nave (che potrebbe essere però la Shenzhou, non la Discovery); vediamo Sarek (James Frain) e vediamo Spock bambino; poi alcune immagini di “attività extra veicolare” (EVA) con una tuta spaziale che ricorda quella vista in Star Trek The Motion Picture; mentre le uniformi ricordano vagamente quelle di Star Trek Enterprise (tute blu da meccanico spaziale?).

Altra somiglianza con Enterprise, la musica scelta per questo trailer è una canzone (My Tears Are Becoming a Sea di M83) e non una musica orchestrale come le serie precedenti. M83 è un gruppo francese, che prende il nome dalla Galassia Girandola del Sud; la canzone è stata utilizzata in Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2, il che ci fa pensare che sia stata scelta solo per il trailer, probabilmente la sigla della serie sarà diversa… o almeno lo speriamo… su un po’ di originalità!

E in effetti un bel grosso punto di rottura “stilistico” dalle serie precedenti lo abbiamo: nella rappresentazione dei mitici guerrieri Klingon. Che hanno un aspetto estremamente inumano, vampiresco, diverso comunque da quanto visto finora (sigh!)… forse assomigliano addirittura alla versione interpretata da J.J Abrams nei film di reboot di Star Trek…

Bando alle ciance e vi lasciamo al trailer… che ne pensate?

il primo Spazioporto tutto italiano!

Oggi vi riportiamo la notizia di pochi giorni fa divulgata dalla ASI (qui l’articolo originale), per cui si sarebbe in procinto di creare il primo spazioporto italiano…

Space_Port_Final-1

L’idea è quella di realizzarlo in una località del Meridione o del Centro Italia, ma per ora i due potenziali luoghi sono avvolti dal mistero. Ma, in realtà a cosa servirà uno spazioporto? Semplice… sarà la struttura da dove un giorno partiranno i turisti dello spazio ma non solo a quanto pare, infatti, due anni fa l’astronauta italiano Roberto Vittori aveva annunciato la collaborazione tra l’Enac e la Federal Aviation Administration sui voli commerciali aerospaziali. L’obiettivo dichiarato era quello di: «Avviare la sperimentazione di navette spaziali suborbitali anche per il trasporto merci e passeggeri per abbattere notevolmente i tempi di collegamento tra Stati Uniti e altri continenti».

E ora, a 24 mesi di distanza, l’Italia continua nel suo sogno con un altro progetto che vede ancora insieme l’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), l’Agenzia federale degli Stati Uniti per l’Aviazione (FAA) ma anche l’Agenzia spaziale (ASI) unite nell’idea di progettare la struttura in grado di supportare i voli suborbitali del futuro, capaci cioè di collegare, ad esempio, Roma e New York in un’ora, ma soprattutto creare un vero e proprio polo del turismo spaziale del futuro… Sarebbe un sogno anche per noi Spacejokers! Ma chissà se con i nostri tempi italiani, biblici, riusciremo a godercelo?!

Tornando ai fatti: il presidente Roberto Battiston dell’agenzia spaziale italiana ha dichiarato: “…crediamo che tali obiettivi per quanto ambiziosi siano perseguibili, in un contesto di collaborazione pubblico-privato, facendo passi in avanti sulla base di concrete pianificazioni pluriennali. Non vogliamo realizzare una semplice pista d’atterraggio, una cattedrale nel deserto, ma un luogo dove partano e arrivino navicelle spaziali, per quello che sarà il turismo spaziale o base di lancio per la messa in orbita bassa di nanosatelliti». (da CMDR Wolf974: magari si potranno noleggiare gli spazi per i nostri Cobra MK3!)

I fruitori di questa struttura quasi sci-fi sono già stati individuati: Nasa, Virgin Galactic, Blue Origin, Bigelow AerospaceSpace X e Orbital Atk… almeno per ora…ma siamo sicuri che altri ne verranno!

Insomma Battiston è convinto (non solo lui ma anche noi) che il futuro più prossimo passerà dal volo spaziale turistico e candida l’Italia ad ospitare un sito ad hoc, affermando: “Questo nuovo mercato ha bisogno di zone dove poter garantire l’atterraggio dei veicoli spaziale in varie parti del mondo, spazioporti che compongano quella rete necessaria per il successo di tale mercato. L’Italia, per motivi climatici, per il bel tempo che ci permette visibilità, perche siamo circondati dal mare, offre zone sono più adatte a partire e atterrare, con meno rischio ambientale. Sono caratteristiche che rendono il nostro Paese interessante per un spazioporto».

Da quanto sembra, questo accordo rientra nelle politiche di sviluppo economico derivanti dalle attività spaziali (la cosiddetta Space Economy), che il nostro paese sta portando avanti mediante l’ASI. Da notare che siamo il primo paese in Europa a siglare una collaborazione per questo genere di progetto.

Anche se in realtà, nel mondo esistono altre strutture come questa ma sono ancora tutte in fare si realizzazione o progettazione: la prima è proprietà della Virgin Galactic e si chiama Spaceport America e si trova nel New Mexico. Sarà il primo spazioporto al mondo destinato ad essere il trampolino di lancio per i voli spaziali commerciali. Un progetto da 209 milioni di dollari ancora in fase di completamento ma già fruibile per le prove della navetta Space Ship Two della Virgin Galactic del miliardario sir Richard Branson.

Nel frattempo vi ricordiamo che recentemente la NASA ha pubblicato alcune locandine (si veda anche il nostro articolo riguardo a Marte) dove si spiana il terreno verso l’esplorazione e il turismo spaziale… Le aurore su Giove? La visione mozzafiato sugli anelli di Saturno? La scoperta degli oceani ghiacciati su Titano? Niente paura, l’agenzia di viaggio ha già pronti i dépliant: di seguito infatti eccovi altre locandine turistiche dei futuri viaggi turistici nello spazio… Non vi resta che chiedere i prezzi… ma temo che non saranno in Crediti virtuali come nei migliori videogame spaziali (nd. Elite Dangerous…)

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Nausicaa della Valle del vento (finalmente) al Cinema

Recentemente avevamo giusto recensito e discusso (qui) di uno dei più bei film di animazione del maestro Hayao Miyazaki, Nausicaa della Valle del vento, ed ecco che è arrivato l’annuncio che finalmente il film sarà nelle sale italiane ad Ottobre dopo più di 30 anni dalla sua pubblicazione in Giappone, prima sotto forma di fumetto e poi come lungometraggio animato.

le date previste sono il 5, 6 e 7 Ottobre. Sperando in una collocazione in orari da adulti e in una buona diffusione nei nostri cinema. Purtroppo, spesso, il genere viene snobbato dai nostri botteghini. Di seguito il manifesto ufficiale.

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In breve, questo film contribuì a consacrare il disegnatore sulla scena cinematografica internazionale ed i guadagni gli consentirono di fondare, nel 1985, il suo Studio Ghibli. Tratto dall’omonimo manga dello stesso Miyazaki (edito nel 1982), racconta le vicende di una giovane principessa che combatte per sopravvivere in un mondo distrutto da disastri ecologici e dall’avidità dell’uomo (quindi una sorta di fantascienza post apocalittica). Gli accenti ambientalisti della pellicola non sfuggirono al Wwf che patrocinò la sua uscita. Pur concepito prima della fondazione dello Studio Ghibli, il film è comunemente considerato l’opera iniziale dello studio.

Al seguente link potrete trovare l’annuncio ufficiale e il trailer.

http://www.badtaste.it/2015/08/27/nausicaa-della-valle-del-vento-al-cinema-il-5-6-e-7-ottobre/140446/