Nuovi dettagli sulla nuova serie di Star Trek…

Pochi giorni fa in un’intervista su Collider, Bryan Fuller (il produttore esecutivo della nuova serie di Star Trek), ha svelato nuovi dettagli di quanto andremo a vedere nel 2017…

Già in precedenti articoli avevamo mostrato il nostro entusiasmo per la notizia che la nuova serie sarebbe stata affidata a lui poiché è ormai un veterano di alcune vecchie serie (Deep Space Nine e Voyager), oggi vi proponiamo l’intervista tradotta da noi in modo da capire meglio cosa ci attende.

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  • Come è essere a bordo? E’ come ritrovarsi con le chiavi di un Lamborghini?!

E’ interessante che citi “Lamborghini” perché stiamo guardando un sacco di auto da corsa come ispirazione per le nostre astronavi. È meravigliosa. E’ surreale. Non volevo essere uno scrittore ma ho voluto essere uno scrittore di Star Trek, in modo da essere in grado di creare una nuova iterazione dello spettacolo con nuovi personaggi e una nuova avventura e un intero modo nuovo di raccontare storie che non sei stato in grado di dire altrimenti… Essere a bordo di Star Trek è un onore ed è un sogno che si avvera. E’ così difficile esprimerlo.

  • A che punto sei nel processo di scrittura dello spettacolo?

L’intero arco della prima stagione è stato interamente scritto e siamo già pronti a girare i primi sei episodi.

  • Saranno 13 o 22 episodi?

Tredici.

  • Sarà quindi una storia che si svolgerà su 13 episodi…

Sì.

  • Quando hai intenzione di rivelare le specifiche della timeline utilizzata e questo genere di cose?

Immagino al Comic-Con. E’ interessante perché normalmente mi piace parlare di tutto, e mi piace fare rivelazioni… ma ho la “museruola” della CBS su tutto questo, ecco perché faccio meno interviste, così posso dedicare più tempo a scrivere… Tuttavia mi piace parlare di Star Trek e mi piace esserne coinvolto, così sarò molto felice di condividere tutto non appena potrò di nuovo parlare liberamente…

  • Sai già a quali registi ti affiderai?

Non abbiamo ancora scelto i registi. Abbiamo coinvolto Vincenzo Natali, che sarà il nostro direttore di produzione, ma non sarà lui a dirigere il primo episodio.

  • Immagino tu abbia scelto i set…

Sì, e siamo molto avanti. Metteremo a punto i set in un paio di settimane.

  • Quindi hai già pronto tutto per la scelta del cast?

Ho incontrato un paio di attori, ed è un processo interessante. Ci sono alcune persone che ci piacciono e vogliamo portare avanti ciò che Star Trek sa fare meglio, ciò avviene progressivamente. E’ affascinante guardare tutti questi ruoli attraverso una lente priva di colore: una sorta di prisma che ti rende cieco verso ogni tipo di genere… [Nota: è un chiaro riferimento alla comunità LGBTQ, e, se non erro, sarebbe per la prima volta un tema affrontato in Star Trek… mentre ricordiamo che dal punto di vista del sesso multi-razziale il franchise fu tra i precursori…]

  • Star Trek non ha mai discusso questo argomento, perché era stato concepito in un momento in cui mostrare un personaggio gay o mostrare alcuni tipi di caratteri non era di buon occhio. Sono impaziente di vedervi essere così “progressive” e “all-inclusive”. State lavorando in questo modo?

Assolutamente sì e penso che il pubblico, storicamente aperto di vedute, che ama Star Trek sarà felice che stiamo continuando quella tradizione.

  • Una delle cose che preferisco delle serie TV è che puoi approfondire l’argomento, in questo caso la fantascienza, senza doverti preoccupare di dove accontentare tutte le tipologie di pubblico.

Giusto, esatto. E poichè siamo con la CBS All Access, non siamo soggetti alle regole e pratiche “standard” dei network. Ci permetterà di essere più liberi su ciò che vogliamo filmare.. anche se Star Trek non è un universo dove vogliamo sentire troppe parolacce, sia chiaro.

  • Che cosa pensano dello show al network televisivo?

Quando mi sono seduto con loro per discuterne, la domanda fu: “Avete un idea di ciò che si può fare?” il Network rispose: “No”, mentre io risposi, “Io ho un piano,” e allora abbiamo iniziato a parlare. E’ stato meraviglioso lavorare con Alex Kurtzman, per il quale ho una quantità enorme di rispetto: è un raffinato narratore e lavorare a una storia con lui, che conosce i legami di tanti elementi di Star Trek, che penso che la gente sarà molto esaltata a tal proposito; perché si può guardare la serie e scegliere gli episodi che stiamo usando per mantenere il DNA originale e lo spirito di ciò che Star Trek offre, sia in termini di alto concetto di narrazione fantascientifica sia per esplorare le meravigliose metafore della condizione umana.

  • Come è la programmazione delle riprese?

Si parte a settembre.

  • E si va fino a quando?

Probabilmente marzo.

  • Saranno degli episodi da 60 minuti, giusto?

Penso che il nostro tempo di esecuzione sarà flessibile perché condizionato dallo streaming.

  • Questo è proprio quello che intendevo perché non si riesce a colpire nel segno in 44 minuti…

Ci hanno dato dei parametri, e non riesco a ricordare esattamente quali fossero. Era una specie di “Non più di questo, non meno di quello.”

  • Avete ingaggiato società di VFX (effetti visivi)?

Abbiamo assunto produttori VFX, che stanno lavorando con le aziende e collaborando con la squadra, perché abbiamo bisogno di fare un sacco di cose internamente, perché non intendiamo pagare le case FX per singola scena… per le cose che vogliamo fare come il miglioramento digitale di alcune specie aliene, o per gli effetti del teletrasporto, stiamo cercando di sviluppare un look distinto per tutte quelle cose che sono uniche per la nostra versione di Star Trek e per portare a compimento i temi che abbiamo amato vedere in cinquant’anni di Star Trek, ma facendolo con un approccio leggermente diverso.

[Infine Fuller spiega come sta bilanciando il suo lavoro tra Star Trek e la nuova serie basata sul romanzo American Gods]

  • Come stai gestendo contemporaneamente Star Trek e American Gods?

Beh, sto lavorando con una splendida squadra in entrambi gli show. Michael Green è il mio partner in American Gods, siamo vicini alle riprese della nostra prima stagione, e la maggior parte dei nostri script sono pronti, quindi questo è un vantaggio, appena cominceremo Star Trek, mi focalizzerò su di esso.


Infine vi ricordiamo che la serie TV non avrà nulla a che vedere con i film di J.J. Abrams nè tantomeno con Star Trek – Beyond in uscita a breve… Però sembra molto più interessante ciò che Fuller sta proponendo: non è solo un rimaneggiamento di vecchie storie Trek, ma una lavorazione per la televisione moderna a un pubblico moderno. Vorrei che potessimo spostarci a velocità di curvatura direttamente al 2017 per vedere cosa ne salterà fuori! Vi lasciamo col teaser trailer della serie pubblicato qualche tempo fa…

Star Trek: dopo Beyond si prepara già un quarto film… e altro ancora!

Notizia di poche ore fa: pare che la Paramount pensi già al quarto capitolo della saga rilanciata da J.J. Abrams nel 2009, considerando che Beyond in imminente uscita (11 Agosto) è il terzo capitolo…. La major infatti avrebbe registrato alla Motion Picture Association of America il titolo di Star Trek 4. (titolo sicuramente provvisorio poiché esisteva già uno Star Trek IV con il primo storico equipaggio)

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Ovviamente la pellicola non ha ancora ottenuto il via libera ufficiale poiché per quello si dovrà attendere il risultato di Star Trek Beyond al box office. Tuttavia si tratta di un primo passo che sottolinea la grande fiducia che la Paramount ripone nel marchio (e nei potenziali introiti derivati)

A molti la cosa non sorprenderà poi molto: considerato che il contratto delle star della nuova saga, ossia Chris Pine e Zachary Quinto, include anche la realizzazione di un quarto film. Al momento non si sa se Justin Lin, regista di Star Trek Beyond, tornerà dietro la macchina da presa infatti proprio ieri è stato ufficializzato il suo coinvolgimento nel sequel della commedia Space Jam…

Altre notizie inoltre per quanto riguarda Star Trek, ma questa volta parliamo della nuova serie prevista in uscita inizio 2017: Le riprese inizieranno in Autunno in Canada. Vedremo al lavoro lo sceneggiatore e produttore esecutivo Bryan Fuller, la cui carriera ha mosso i primi passi scrivendo per gli spin-off Star Trek: Deep Space Nine e Star Trek: Voyager, e come co-ideatore Alex Kurtzman. Questa serie ricordiamo che introdurrà nuovi personaggi alla ricerca di nuovi mondi e nuove civiltà fantasiosi, esplorando al tempo stesso sensibili tematiche contemporanee che sono state la firma del franchise fin dal suo esordio.

Il debutto, dapprima sul servizio di video in streaming CBS All Access, è previsto a gennaio. “Riportare Star Trek in tv significa tornare alle sue radici, e per anni quelle radici hanno prosperato sotto le cure devote di Bryan”, aveva detto a febbraio Kurtzman. “La sua conoscenza enciclopedica del mondo Trek è superata solo dal suo amore per la visione ottimista del futuro di Gene Roddenberry [ideatore del franchise], una visione che continuerà a guidarci mentre esploreremo strani, nuovi mondi”. Alla serie inoltre pare che collaborerà lo stesso figlio di Roddenberry

Come al solito vi terremo aggiornati su ogni sviluppo.

P.s. Vi lascio con un twit di oggi da parte del CTO di Autodesk (nota software house) sul futuro dell’intelligenza artificiale…: Computer più intuitivi e meno logici (Kirk batte Spock!)

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Nicholas Meyer tra gli autori della nuova serie Star Trek

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Oggi per tutti i fan della celebre saga Star Trek , creata da Gene Roddemberry, è un gran giorno.

Come da titolo Nicholas Meyer farà parte del team degli autori e supervisori della nuova serie.

Per chi non lo conoscesse, in campo Star Trek, lui ha diretto (*) e sceneggiato i film:

  • *Star Trek II: L’ira di khan
  •   Star Trek IV: Rotta verso la terra
  • *Star Trek VI: Rotta verso L’ignoto

Vista la qualità dei suddetti film, la nuova serie è in buone mani.

Queste nuove assunzioni dovrebbero decretare (spero) il cambio di rotta verso il vero Star Trek, contrariamente da ciò che fa Abrams (ndr. il prossimo film in uscita Star Trek Beyond)

Oltre a lui, altri veterani fanno già parte del team e per ulteriori notizie… Stay Tuned!

La CBS annuncia una nuova serie di Star Trek

Che periodo fantastico per noi SpaceJokers ! Oltre alla grande aspettativa per i prossimi film di Guerre Stellari, abbiamo questa strabiliante news:

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Gli studi televisi CBS hanno annunciato oggi il lancio di una nuova serie televisiva di Star Trek, che inizierà a Gennaio 2017. La nuova serie avrà una preview speciale sul Network CBS ed il primo episodio (e tutti i successivi) saranno disponibili esclusivamente negli USA tramite il servizio “on demand” CBS All Access.

Gli episodi della nuova serie verranno distribuiti, simultaneamente per la televisione e per altre piattaforme, a livello globale, da CBS Studios International. La nuova serie sarà la prima ad essere sviluppata appositamente per il pubblico americano del servizio CBS All Access, che trasmette già gli episodi di tutte le serie precedenti.

Il nuovo Star Trek presenterà nuovi personaggi, all’esplorazione di nuovi pianeti e nuove civiltà, senza tralasciare i temi drammatici e contemporanei che sono stati il contrassegno di tutte le serie passate, fin dagli inizi, nel 1966. Alex Kurtzman ne sarà il produttore esecutivo (Kurtzman ha collaborato alla scrittura dei film Star Trek (2009) insieme a Roberto Orci, e Star Trek Into Darkness (2013) con Orci e Damon Lindelof, entrambi prodotti e diretti da J.J. Abrams ).

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Roberto Orci, J.J. Abrams e Alex Kurtzman

Forse non serve ricordare che Star Trek, che celebrerà il suo 50esimo anniversario nel 2016, è uno dei franchising di maggior successo di tutti i tempi: la serie originale, nata dalla mente geniale di Gene Roddenberry ed andata in onda per tre stagioni (un breve periodo che non lasciava prevedere l’influenza che avrebbe avuto per generazioni) inaugurava un modo innovativo e progressista di narrare temi culturali quali i rapporti razziali, la politica mondiale e l’ambiente. Dalla prima serie sono scaturiti una dozzina di lungometraggi e cinque serie televisive. Quasi mezzo secolo dopo, la serie televisiva di Star Trek è concessa in licenza su una varietà di piattaforme diverse in più di 190 paesi, ed il nome del franchising appare, ogni mese, più di un miliardo di volte sui social media. (Leggi l’intervista fatta a Walter Koenig ed i suoi ricordi sulla storica prima serie.)

“Ogni giorno un episodio di Star Trek viene vista in quasi tutti i paesi del mondo,” dice Armando Nuñez, Presidente e CEO della CBS Global Distribution Group. “Non vediamo l’ora di mostrare ai fan di tutto il mondo le prossime avventure di Star Trek”. “Non c’è momento migliore di questo per dare ai fan una nuova serie che non alla vigilia delle celebrazioni per il 50esimo anniversario,” dice David Stapf, Presidente del CBS Television Studios. “Tutti hanno un grande rispetto per questo franchising storico e siamo entusiasti di lanciare la nuova serie TV, con il valido aiuto e la mente creativa di Alex Kurtzman, che conosce perfettamente l’universo di Star Trek ed il suo pubblico.”

La nuova serie TV non ha collegamenti con il film Star Trek Beyond, distribuito dalla Paramount Pictures, che uscirà nell’estate del 2016.

Link all’articolo originale

il ritorno di X-files!

La verità è ancora la fuori?

Ci ha aspettato per tutto questo tempo ?
Ancora non è dato saperlo… ma Mulder e Scully continueranno a cercarla. Sono un po’ più vecchi di come li avevamo lasciati ma restano le icone del mistero e del paranormale anche dopo nove stagioni e 202 episodi. In questi giorni, la verità la si cerca su YouTube e Twitter, dove il network Fox ha annunciato con un countdown viscerale il revival della serie creata da Chris Carter nel ’93. La data è il 24 gennaio 2016. E’ già in circolazione il promo 201 Days of The X-Files che rivisita, sketch dopo sketch, la serie originale in vista della nuova serie. E così ogni giorno fino all’inizio del programma. Il nuovo “file” avrà un tono molto paranoico, promettono dalla produzione, e metterà di nuovo in subbuglio gli agenti Fox Mulder, che crede anche a quello che non vede, e Dana Scully, la scienziata col tarlo per le prove. Ecco il promo pubblicato da Fox:

Abbiamo oltre duecento giorni per speculare sulle possibili piste degli investigatori a caccia di ufo e alieni; quel che è certo è che lo spirito procedurale della serie, così appeso a trip televisivi come Ai confini della realtà o film per la tv del calibro di Night Stalker, resta intatto. Più horror sci-fi che thriller. Di mezzo ci sono ancora mutanti cannibali, parassiti ed ultracorpi, extraterrestri che intendono colonizzare il nostro pianeta… Mulder e Scully, negli anni Novanta, erano degli eroi fuori dal gruppo, dei veri outsider, e al tempo stesso sono stati in grado di rompere il cliché dell’amicizia impossibile uomo-donna. (ne siamo sicuri? forse per la tv degli anni 90…) Solo in seguito, e nei due lungometraggi, il rapporto è diventato più profondo.

Sarebbe altrettanto bello se anche le Tv italiane facessero una maratona di tutta la serie degli anni ’90 in attesa dell’uscita della nuova serie… Ricordo ancora quanto deideravo che arrivasse la sera della settimana con il nuovo episodio! Purtroppo tutta la mia passione per la serie andò scemando con i due film per il cinema… una delusione…

Ma ecco già qualche anticipazione rivelata sulla nuova serie: Entertainment Weekly ha rilasciato le prime immagini esclusive, rivelando anche alcuni dettagli della trama della prima puntata, “My Struggle”.
In una fattoria abbandonata alla periferia di Vancouver BC, troviamo Fox Mulder (Duchovny) e Dana Scully (Anderson) alle prese con il caso di Sveta (Annet Mahendru), una donna che dichiara di essere stata rapita dagli alieni, per richiesta di un curioso alleato, il conduttore di un talk show conservatore (Joel McHale).

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I primi X-Files sono stati classificati (e amati) in epoca pre-Web e pre-Streaming; anzi, come scrive Entertainment Weekly che dedica la copertina alla serie, gli scrittori e sceneggiatori di Carter, nella prima stagione, utilizzavano il metodo Delphi per misurare le reazioni e i gusti dello spettatore. Successivamente, si son fatte avanti le chat room dove gli appassionati potevano confrontarsi dal vivo sulla mitologia X-Files e sulle implicazioni sessuali tra Mulder e Scully.

C’è speranza dunque per un X-Files 2.0? Riusciranno David Duchovny e Gillian Anderson a lasciare intatta la febbre da revival? “Forse è il giusto contrappasso dell’epoca in cui viviamo” spiega Duchovny dal set a Vancouver. “La franchise X-Files, dal punto di vista del grande schermo, è morta. Ora è la televisione il futuro. Le cose migliori passano solo in tv oggigiorno”. E a proposito di tv, Anderson, capelli lunghi rossicci, racconta di essere rimasta a suo agio con quel mezzo: “Faccio ancora parecchia televisione. Amo anche girare film. Il trucco sta nel trovare l’equilibrio tra una cosa e l’altra”.

“Abbiamo parlato a lungo con l’ideatore Chris Carter di uno sviluppo della serie” prosegue Dana Walden, presidente e CEO di Fox Television Group. “Riportare in vita X-Files è un evento enorme, non posso negarlo. Dopo i primi test, abbiamo optato per 6 episodi e una tiratura limitata; il resto dipenderà da un eventuale plauso di pubblico”. La nuova stagione sarà ambientata nel presente e si permetterà di affrontare teorie complottistiche di fatti recenti, senza fare sconti. “X-Files è finito subito dopo l’11 settembre” ha reso noto Carter ad Entertainment Weekly. “Molte cose sono accadute all’indomani della guerra in Iraq. Così come una riduzione dei nostri diritti e delle nostre libertà in nome della protezione collettiva. Siamo stati spiati dalla National Security Agency, hanno detto bugie a tutti… Io sono cresciuto proprio sotto il caso Watergate, e credo che viviamo tempi simili”.

Dal lato romantico, Mulder e Scully si trovano ad un punto morto come due amanti frustrati; Mulder è sempre più un lupo solitario sebbene, in X-Files: I Want to Believe, il bacio tra i due lasciasse presagire un “Continua…”. Ora che “continua” per davvero, la love story evolverà o si spegnerà come un falò in balia del vento? Dalle prime pagine della puntata numero 1 trapelate in rete, i due investigatori non vivono insieme, e Mulder è sempre più ossessionato dall’ipotesi di cospirazione, convinto di dover pagare per ciò che ha scoperto in passato. “Mi piace il punto in cui abbiamo lasciato i protagonisti – dice Anderson – e mi piace anche questo Zeitgeist dove sono entrati Scully e Mulder. E’ tutto molto criptico e oscuro ma solleverà parecchie questioni irrisolte. E punti di domanda”. Carter assicura che Scully, tra i due, sarà la più tormentata, e nella quarta puntata dovrà affrontare la sua prima, autentica crisi di fede religiosa. Una ragione per scontrarsi con Mulder che crede in molte cose ma di certo non in Dio.

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Il capo dei due agenti, Walter Skinner (interpretato da Mitch Pileggi) pare sia di ritorno, e così storici avversari come Cigarette Smoking Man (William B. Davis). Carter scriverà e dirigerà tre episodi in tutto, tra cui il pilota e il finale. Gli altri tre saranno affidati a mani altrettanto abili e lasceranno aperta la porta a volti nuovi: Tad O’Malley (interpretato da Joel McHale), un presentatore tv che chiede a Mulder e Scully di lanciarsi in qualche caso paranormale e Sveta (Anne Mahendru di The Americans), convinta di esser stata rapita dagli alieni. Previsto forse un comeback per i Lone Gunmen: i fan reclamano a gran voce una loro risurrezione, dopo il blocco dello spin-off di X-Files che aveva come protagonisti, appunto, i tre Pistoleri Solitari. “So che ci si aspetta molto dal nuovo X-Files – sbruffa Duchovny – ma meglio non pensarci. Siamo disposti ad andare avanti se le prime puntate dovessero piacere a vecchi e nuovi ufologi”.

I presupposti ci sono… speriamo che non sia un minestrone riscaldato! 😉