Esattamente nel giorno in cui viene data conferma della scoperta della prima luna in rotazione attorno ad un pianeta extrasolare, posto la prima foto della sonda NASA “TESS” la cui missione è di sostituire Kepler nell’affascinante lavoro di censimento e scoperta di nuovi mondi.
La foto è scattata per testare il buon funzionamento dei 4 sistemi di rilevazione, e come risultato credo che non sia affatto cattiva 😀
Inutile dire che ogni puntino bianco è un corpo astrale realmente esistente, rappresentazione di quello che può esserci in una piccola porzione di cielo a noi pressochè invisibile a occhio nudo.
In Elite Dangerous come ben sapete abbiamo a disposizione un universo procedurale a dir poco fantastico, spesso riusciamo a far scoperte interessanti e curiose, e magari siamo anche i primi!
Così oggi voglio proprio mostrarvi una mia scoperta “curiosa”
Siete mai stati dinanzi a una neutron star?
ovvio che si, ma ne avete mai trovate di strane come questa?
Cosa c’è di strano? Oltre a raggi enormi…
…..WTF moment!
Il mio vascello Astrid con lo strano evento in fondo
Questo è un omaggio 😉
Bhè forse le foto non rendono molto giustizia, rispetto a vederlo sul proprio monitor! In ogni caso, scrivete sotto se avete trovato qualcosa di più stravagante.
L’altro sera ho avuto il piacere di presenziare un ottima conferenza tenutasi al Planetario di Milano.
Per chi non lo sapesse ci riferiamo al Civico Planetario “Ulrico Hoepli”, un edificio situato nei giardini di Porta Venezia di Milano. E’ dotato di una grande cupola ed è attrezzato al suo interno con uno strumento chiamato anch’esso planetario che proietta e rappresenta l’immagine degli astri e i loro movimenti sulla volta celeste. E vi posso assicurare che lo spettacolo è assicurato: se passate da Milano o siete della zona, non fatevi scappare le serate dedicate a varie tematiche in questa struttura… non riuscirete a distinguere che si tratta di una proiezione e vi sembrerà di essere immersi nelle stelle!
il sistema di proiezione planetario Zeiss iV, che permette la proiezione sulla volta a cupola.
Ma andiamo nello specifico della conferenza che abbiamo visionato: il tema era appunto “Spazio e Design“: ovvero come le prime esplorazioni spaziali, e la conquista della luna, abbiano dato vita a un nuovo stile progettuale e abbiano influenzato tutta la cultura del design da lì in avanti.
Innanzitutto è stato mostrato tutto il potenziale del Planetario, oscurando la sala: facendo passera dalla fare solare a quella lunare fino ad avere il cielo stellato non “inquinato” anche solo dalla Luna stessa.. è così possibile ammirare l’intera Via Lattea… Inoltre a questo effetto scenico visivo è stata associata la musica dei Pink Floyd tratta dal Brano “Breathe” che mi ha fatto accapponare la pelle! vi aggiungo qui sotto il pezzo originale se volete continuare a scorrere le immagini a tempo di musica… e che Musica!!!
Le prime slide presentate, proiettate sulla volata stellata, sembrano volare nello spazio… Ovviamente si è partiti dalla cronistoria di quando l’uomo inizio a inviare nello spazio le prime sonde spaziali… Lo sapevate che il primo essere vivente a essere mandato nello spazio fu un cane? Arrivo sano e salvo in orbita terrestre ma purtroppo nella fase di atterraggio il suo cuore non resse la tensione e morì… Ma questa esperienza tragica servì da insegnamento e ci consentì poi di poter mandare nello spazio il primo uomo: Yuri Gagarin.
Poi come tutti sanno fu la volta della conquista della Luna! Quel giorno milioni di spettatori da tutto il mondo si riunirono per vedere in contemporanea quell’evento. Forse nessun altro evento della storia fu di così forte impatto mediatico.
Tanto è vero che negli anni successivi gli stilisti, i registi e i designer vennero ispirati a tal punto da creare opere che mostravano tutto l’orgoglio dell’umanità nel aver conquistato lo spazio.
Ad esempio, in Italia divenne molto famosa la commedia fantascientifica ed erotica: “Barbarella”.
E poi immagino che tutti conosciate il grande impatto che ebbe “2001 Odissea nello spazio” per l’intera filmografia moderna.
Questo per quanto riguarda il cinema ma andando altro anche gli stilisti e i designer si sbizzarrirono anche grazie all’avvento dei primi Polimeri termoplastici che permettevano di creare forme bizzarre anche per i vestiti. Quasi delle armature moderne.
E le poltrone di “2001 Odissea nello spazio” divennero un cult del Design dell’epoca.
Anche la donna più famosa del mondo iniziò a vestirsi sequendo la moda spaziale.. ma chi era questa donna così famosa anche tra i più piccoli?
Ovviamente Barbie!
Giocattoli a parte, qualche anno dopo fu anche il momento della prima donna inviata nello spazio.. Questa volta i primi furono i russi! Noi italiani avremmo dovuto aspettare fino al 2015… Con la nostra Astro-Samantha Cristoforetti.
Anche i Designer di prodotto capirono che i tempi erano maturi per immettere sul mercato dei prodotti estremamente innovativi: il Pulsar, ad esempio, prendeva il nome dalle stelle a neutroni, e fu il primo orologio a Led. Indossato anche dallo stesso James Bond… aveva solo un poccolo problema…: la batteria durava talmente poco (una settimana) che dopodiché nessuno era in grado (o quasi) di rimpiazzarla… così ne furono venduti pochissimi esemplari. Ma è stato sicuramente sintomatico di una tendenza che non si sarebbe più esaurita.
Chi riconosce da quale serie TV è stato tratto il frame nella slide qui sotto?
Si trattava di “Spazio 1999”. In questa serie molti oggetti di design italiano (tra cui le lampade di Gae Aulenti) furono utilizzati per mostrare un’ambientazione il più possibile futuristica e spaziale.
E chi non si ricorda i Moon Boot? segnò un’epoca e divenne un’icona! Il termine divenne così famoso che andò quasi a diventare il termine tecnico per riferirsi a quel genere di scarponi da neve.
Da qui in poi anche gli architetti e interior designer cercarono di interpretare gli spazi domestici in modo avveniristico, come se si trattasse di capsule spaziali dagli spazi limitati. Dove tutto doveva essere a portata di mano e con sistemi modulari per ottimizzare gli spazi esigui.
Tutte queste case modulari e trasformabili ci riportano a un esempio italiano famosissimo!… TAAAAAAC! Direi che il video parla da solo…
Nella slide seguente una carrellata di invenzioni che naquero dalla ricerca per l’esplorazione spaziale.
La conferenza si concludeva con la considerazione che il prossimo passo per l’umanità sarà la conquista del suolo marziano… Intanto però la solita donna più famosa al mondo ci è già arrivata… e noi possiamo solo inseguirla nei nostri sogni… o con la Fantascienza!
Concludiamo questa bella esperienza multisensoriale con l’augurio di poter vedere davvero l’uomo alla conquista di Marte e oltre… e con la speranza che queste esplorazioni diano di nuovo linfa vitale al Design, alla moda e tutte le forme di espressione artistica.
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) viene sempre più utilizzata come laboratorio universale per diversi studi non solo scientifici e tecnologici ma anche alimentari…
Ad esempio, l’esperimento per la maturazione di whiskey nello spazio è stato realizzato dalla Ardbeg Distillery, una distilleria scozzese dell’isola di Islay, patria del whiskey, in collaborazione con la Texas Nano Racks, società di ricerca spaziale con sede in Texas.
Nel 2011 sono state inviate nello spazio 20 fiale di whiskey e pezzi di quercia carbonizzata (normalmente il whisky è invecchiato in botti di legno di quercia). Lo scopo dell’esperimento è studiare come il contenuto delle fiale interagisce con i pezzetti di quercia in micro-gravità spaziale. I risultati della ricerca non saranno solo importanti per la produzione delle bevande alcoliche in futuro, ma anche per comprendere meglio le reazioni dei materiali biologici e la funzionalità delle attrezzature utilizzate.
Le fiale, in orbita intorno al pianeta 15 volte al giorno a circa 30000 km all’ora, sono tornate sulla Terra il 12 settembre 2014 in Kazakhstan, in Asia centrale. Al momento non sono ancora noti i risultati delle analisi sulla sua maturazione. Tuttavia sul sito ufficiale della Ardbeg è possibile seguire le relative news sull’argomento… http://www.ardbeg.com/ardbeg/ardbeg-in-space
Il direttore di Ardbeg ha così commentato: “E’ un piccolo passo per un uomo, ma un balzo per il whiskey. Spero di trovare qualcosa che rivoluzioni la produzione del whiskey.”
Sebbene si tratti di un primato insolito, va però specificato che si tratta solo di invecchiamento del whiskey e non della sua intera preparazione nello spazio.
Come non citare a proposito di Whisky (in questo caso quello Scozzese), il mitico Montgomery Scott (chiamato anche Scotty dai suoi colleghi), capo ingegnere della USS Enterprise, che ne era un grande estimatore… qui di seguito una divertente fan art.
Al di là di questo particolare esempio, lo spazio è oggetto di continui e bizzarri esperimenti: la spada laser originale Luke Skywalker (Star Wars Episodio IV: Il ritorno dello Jedi) fu lanciata con il Discovery Space Shuttle nel 2007; nel 2008 sempre in collaborazione con la ISS, alcuni ricercatori giapponesi realizzarono la Sapporo Space Barley, la prima birra spaziale ottenuta da piantine di orzo coltivate nella stazione orbitante.
Nel 2011 la NASA inviò speciali LEGO® kit per dimostrare scientificamente la difficoltà di montaggio degli stessi kit in condizioni di microgravità.
Del resto visto il costo della stazione spaziale internazionale, 150 miliardi di dollari per la sola realizzazione, ogni ricerca è giustificata.
Finalmente, dopo un lungo tribolare, ho ottenuto il permesso per accedere al nostro sistema solare.
Come si ottiene il permesso (Sol permit) ? Facendo una serie di missioni (di qualsiasi genere) per fazioni che sono affiliate alla Federazione (di solito i sistemi nella vicinanza del Sole, hanno questi requisiti). Cominciate a fare missioni (commercio, umanitarie, etc) e ad un certo punto vi verrà proposta una missione dal nome “Naval Progression”. Al termine di questa, sarete saliti di un grado per la Federazione (cadet, midmanship, etc). Il grado minimo per l’accesso al nostro sistema è quello di midmanship.
Altre immagini catturate dal CMDR Wolf974
e un eclissi dove la terra copre il Sole…
Inoltre Capital City… questa mega astronave ambulante nel sistema solare… a che serve in realtà???
Ne ho approfittato anche per cambiare la colorazione del mio Cobra.
L’eclissi solare del 20 marzo 2015, conosciuta anche come eclissi solare dell’equinozio 2015, è un evento astronomico che ha luogo oggi dalle 7:40 UTC alle 11:50 UTC, con il massimo intorno alle ore 9:46 UTC.
Questa è la nona eclissi totale del ventunesimo secolo e complessivamente l’undicesimo passaggio dell’ombra della Luna sulla Terra (in questo secolo).
La precedente eclissi solare totale visibile in Europa fu quella dell’11 agosto 1999, mentre la prossima avverrà il 12 agosto 2026.
In Italia avremo una eclissi parziale, con copertura delle zone d’ombra variabili dal 45% al 69% a seconda della latitudine.
Abbiamo appena fotografato tramite potenti mezzi (uno scrausissimo cellulare) la suddetta eclissi… Purtroppo abbiamo lasciato la Reflex a casa oggi… ma il risultato è stato alquanto interessante, usando delle placchette di plastica colorata traslucida… l’effetto assomiglia di più a una nebulosa con una stella al centro 🙂
Ci sarebbe molto da dire su Samantha Cristoforetti (astrosamantha)..
Prima donna italiana ad essere selezionata dall’Agenzia Spaziale Europa, terza europea in assoluto, una laurea in scienze aereonautiche etc etc..
Ma la cosa che ci colpisce di più è il modo semplice in cui ha reso omaggio a Leonard Nimoy.
Ecco un altro buon motivo per finanziare l’esplorazione dello spazio.
Lo scorso luglio, i funzionari della NASA, hanno chiesto agli scienziati di tutto il mondo di proporre strumenti che potrebbero essere trasportati a bordo di un veicolo spaziale destinato a studiare Europa ed in particolare a ricercare prove di vita extraterrestre analizzando i pennacchi di vapore acqueo che si innalzano nella regione polare meridionale di Europa. La ricerca per esplorare la luna, che ha un diametro di 3.100 chilometri, ha ottenuto basi più solide all’inizio di questo mese, quando la Casa Bianca ha stanziato 30 milioni di dollari nella sua richiesta di bilancio dell’anno fiscale 2016 per formulare una missione Europa. (alla NASA è stato assegnato un totale di 18,5 miliardi dollari nella richiesta, che deve ancora essere approvato dal Congresso.) La NASA sta convergendo su una missione flyby, qualcosa sulla falsariga di un concetto a lungo studiato chiamato Europa Clipper. Così come è attualmente previsto, Clipper si porterà nell’orbita di Giove, per poi fare 45 passaggi ravvicinati di Europa, durante un arco di 3 anni e mezzo, ad altitudini che vanno da 25 km a 2.700 km.
“Questa è la nostra occasione”, ha detto l’ex astronauta e attuale Chief Science NASA John Grunsfeld. “Spero solo di non perdere questa opportunità per mancanza di idee.”
La missione, dal costo stimato di 2,1 miliardi dollari, si propone di studiare l’oceano sotto la superficie di Europa, dando ai ricercatori una migliore comprensione della profondità dell’acqua, salinità e altre caratteristiche. La sonda dovrebbe inoltre misurare e mappare il guscio di ghiaccio della luna.
I dati ottenuti potrebbero essere utili per una futura missione sulla superficie di Europa.
Ora, a quanto pare, la NASA vorrebbe aggiungere l’analisi dei pennacchi alla lista dei compiti della missione Europa. Grunsfeld ha esortato i partecipanti al workshop a “pensare fuori dagli schemi” e trovare dei modi possibili per studiare i getti di vapore.
Se una tale idea potesse essere incorporata nella prossima missione, tanto meglio. Dopo tutto, la prima data utile per il lancio del Clipper (o qualunque altra variante dovesse essere utilizzata) è il 2022 e, utilizzando i propulsori attualmente operativi, la sonda non arriverebbe nel sistema di Giove fino al 2030, ha sottolineato Grunsfeld. Non si può dire poi quando la NASA sarà in grado di tornare su Europa.
Nel frattempo l’Europa (il nostro continente, sta sviluppando la propria missione chiamata Jupiter Icy luna Explorer, che è prevista per il lancio nel 2022 per studiare Europa e altri due satelliti di Giove, Ganimede e Callisto.)
NASA’s Proposed Europa Mission May Search for Signs of Alien Life
Here’s another great reason to fund space exploration.
NASA officials are pushing for the final go-ahead on a potential unmanned mission to Jupiter’s moon, Europa. And they’ve just sweetened the deal by asking scientists to consider how such a mission might search for signs of alien life there, according to Space.
Officials have challenged researchers to determine ways that a probe could detect evidence of extraterrestrial life in plumes of water vapor that the Hubble Space Telescope has observed erupting off the moon’s surface. NASA posits could be evidence of an ocean hidden under Europa’s icy surface.
Data astrale 150223.
So bene che questa frase è più appropriata con riferimenti a Star Trek… ma guardando questo campo di asteroidi… cos’altro viene in mente ?
Mars One è il nome di una fondazione no-profit che ha come obiettivo di stabilire una colonia permanente su Marte, grazie all’utilizzo ed applicazione di tecnologie già esistenti. Nella sua pianificazione originale, il progetto prevede di utilizzare componenti che sono già testati e disponibili. I primi passi su Marte e le gesta dei coloni affascineranno ed inspireranno intere generazioni future; è questo interesse della collettività che aiuterà a finanziare questa missione.
Il progetto Mars One si svolgerà inizialmente con una fase robotizzata di invio materiali e di preparazione di insediamenti abitabili, seguita poi dall’invio di personale umano. Nei prossimi anni verranno inviati dei satelliti per comunicazioni, due rover e i primi materiali per prepare il nucleo abitativo dove l’equipaggio vivrà e lavorerà. Inoltre la pianificazione della missione tiene già in considerazione l’espansione della colonia, con l’arrivo di nuovo equipaggio ogni due anni.
Mars One selezionerà ed addestrerà l’equipaggio della colonia, la cui ricerca è iniziata ad Aprile 2013. Più di 200.000 persone si sono registrate per le prime selezioni.
Ad oggi è possibile contribuire alla missione su Marte, con una donazione alla fondazione Mars One.
Mars One is a not-for-profit foundation that will establish a permanent human settlement on Mars. Human settlement on Mars is possible today with existing technologies. Mars One’s mission plan integrates components that are well tested and readily available from industry leaders worldwide. The first footprint on Mars and lives of the crew thereon will captivate and inspire generations; it is this public interest that will help finance this human mission to Mars.
The Mars One mission plan consists of cargo missions and unmanned preparation of a habitable settlement, followed by human landings. In the coming years, a demonstration mission, communication satellites, two rovers and several cargo missions will be sent to Mars. These missions will set up the outpost where the human crew will live and work.
The mission design takes into account the expansion of the human colony where a new crew will arrive every two years.
Mars One will select and train the human crew for permanent settlement. The search for astronauts began in April 2013. More than 200,000 registered for the first selection program.
Eccoci finalmente a parlarne dopo un mese di gioco dall’uscita ufficiale: la versione 1.0 è stata rilasciata a fine dicembre dopo un anno di Beta.. stiamo (forse) parlando del Simulatore Spaziale per eccellenza al momento? questo dipende molto da voi e dai vostri canoni .. ho letto opinioni discordanti in merito, ma per quanto ci riguarda al momento è un assoluta droga! Forse io sarò prevenuto poichè sono cresciuto col primo Elite del 1984.. quando ancora la grafica era limitata a dei semplici vettoriali su Commodore 64 ma già all’epoca fui estasiato da poter viaggiare tra le stelle … là dove nessun uomo è giunto prima..
non vorrei dilungarmi troppo nei tecnicismi del gioco nè ripetere recensioni fatte in altri siti specializzati.. diamo a loro il merito di aver fatto un ottimo lavoro nella stesura di alcune recensioni. un esempio su tutte e in italiano:
Piuttosto vorrei parlarvi della nostra esperienza e della passione per questo gioco.
Inanzitutto sappiate che il gioco come è strutturato ora è solamente una parte di quello che è previsto per il prossimo anno: già si parla di aggiornamenti continui e future espansioni (a pagamento) che permetteranno di ampliare l’esperienza di gioco…
Per noi, la cosa più importante al momento è migliorare l’interazione con gli altry player online: eh sì perchè è inutile avere un gioco che richieda costantemente la connessione ai server se poi c’è un interazione quasi nulla. A questo punto tanto vale giocare in modalità “SOLO” ed evitare le grane dell’OPEN PLAY, con più facilità di trovarci contro un pirata umano che ci disintegra per poche tonnellate di cacca spaziale (biowaste). L’interazione online al momento ha solo senso se volete immergervi nello spazio nel tentativo di piallare altri pirati umani. Oppure per creare un Private Group con dei vostri amici… ma anche qui la possibilità di interagire è limitata: non è possibile ad esempio viaggiare nella stessa “bolla di curvatura”, qui chiamata Superdrive. (ad esempio, questo aiuterebbe nel caso che un pirata voglia attaccarvi… se siete una flotta di amici, ci penserebbe due volte prima.. ). Anche poter svolgere missioni assieme e dividerne la posta al momento non è possibile.
Interessante sarà anche capire che tipi di carriera si potranno fare in futuro….: adesso si può esplorare lo spazio sterminato e intanto ascoltare le proprie playlist, vendere di tutto (sì anche le schiave Orioniane), dare la caccia a pirati e mercanti ma facendo attenzione ai caramba dello spazio (molto rigidi, di certo non sono italiani ma svizzeri) oppure annoiarsi a morte nelle miniere flottanti nello spazio…
si dice che in futuro di potrà atterrare anche sui pianeti… ma ancora non è chiaro a cosa servirà… ci sarà interazione con dei propri avatar? sinceramente è un po come snaturare la vera indole di questo gioco… speriamo in bene! C’è chi ad esempio è interessato ad avere un esperienza di tipo FPS… a noi sinceramente interessa poco…
altra cosa che va considerata al momento è la monotonia nell’esplorare lo spazio: se da una parte è normale… dall’altra la componente umana che popola l’universo (siamo in un ipotetico 3300D.C.) è limitata a delle stazioni spaziali quasi tutte uguali : la stazione grandina fatta di moduli tipo ISS, la stazione con anello abitativo, il dodecaedro “Borg”… ma insomma.. siamo nel 3300 D.C., che fine hanno fatto gli architetti ed i designer ? a tal proposito sarebbe stato carino se si potessero personalizzare le proprie navi e che gli upgrade fossero visibili.
in conclusione: se vi piace esplorare l’infinito , viaggiare tra le stelle, pilotare un astronave… questo gioco fa per voi… se vi interessa la pura azione, lasciate ogni speranza! (almeno fino al prossimo DLC)
Restate sintonizzati per le prossime novità e per leggere delle nostre esplorazioni. (e gustatevi le pubblicità farlocche sulle merci rare by CMDR Nijal)
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