esplorando… le nebulose oscure…

data stellare 20150516,

e rieccoci al ciclo “esplorando la galassia” con i mezzi a disposizione dal nostro amato Elite Dangerous… Questa volta ho fatto un bel giro che ha incluso una serie di nebulose piuttosto vicine tra loro, tra cui alcune completamente oscure..

Va detto che recentemente sono comparsi articoli che hanno supportato la bontà della ricostruzione dello spazio da parte di Elite Dangerous: pare che addirittura ci sia la Nasa alla base di tutto; si veda questo articolo: http://focustech.it/elite-dangerous-creato-tecnologia-nasa/71971/

ma andiamo con ordine… Inanzitutto un po di astronomia di base non può che essere utile partendo da la nostra prima meta:

La Nube di Rho Ophiuchi è una nube molecolare gigante composta in parte da idrogeno ionizzato luminoso e in gran parte da polveri oscure; deve il suo nome alla stella che domina la regione in cui si trova, ρ Ophiuchi, situata tre gradi a nord di Antares, nella costellazione dell’Ofiuco. Con una distanza media di appena 130 parsec (420 anni luce), è una delle regioni di formazione stellare più vicine in assoluto al sistema solare; appartiene allo stesso ambiente galattico dell’associazione Scorpius-Centaurus, dalle cui perturbazioni ha avuto origine la compressione iniziale che ha avviato al suo interno i processi di formazione stellare.

ecco come appare in ED.

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La Nube del Lupo è un complesso sistema di nebulose oscure, apparentemente distinte ma fisicamente connesse fra di loro, visibili in direzione della costellazione del Lupo. Si osserva come una serie di filamenti oscuri più o meno lunghi e densi visibili nelle regioni settentrionali e centrali della costellazione del Lupo…

e qui abbiamo le prime scoperte interessanti in questi screenshot: (così come appare all’avvicinamento e un sistema interessante colmo di stelle nei suoi paraggi, HIP 78756)

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La Nebulosa Pipa è un complesso di nebulose oscure visibile nella costellazione dell’Ofiuco. È visibile senza difficoltà anche dall’Italia, nelle notti d’estate; si presenta nei cieli bui come una grande macchia scura sovrapposta alla Via Lattea, là dove mostra un allargamento dovuto alla presenza del centro galattico. Il contrasto è subito evidente, specialmente nella zona orientale, dove si trova il “fornello” della pipa; se la notte è propizia si può individuare anche il cannello, che appare sottile e allungato verso occidente. Un’osservazione attenta permetterà di notare ulteriori due caratteristiche: la parte nord della nebulosa appare connessa con altre nebulose oscure di aspetto “filamentoso”, che proseguono verso oriente irradiandosi da una zona a nord di Antares; la seconda caratteristica è che la Nebulosa Pipa forma, con altre nebulose oscure a nord e a sud, una gigantesca “X” scura che quasi si frappone fra noi e il centro galattico. La nebulosa Pipa, sommata con altre nebulose poste più a nord, formano una nebulosa oscura nota come Cavallo Nero.

di questa regione fa parte l’area B59 presente in ED e ancora relativamente poco esplorata: (B sta a identificare la classificazione secondo il Catalogo Barnard: un catalogo astronomico di nebulose oscure)

La Nube della Corona Australe è una nube molecolare prevalentemente non illuminata situata nella parte nordorientale della costellazione della Corona Australe. Nella nube è situato un massiccio ammasso aperto costituito da alcune sorgenti di radiazione infrarossa, noto come Ammasso Coronet; alcune delle sue componenti sono individuabili anche ai raggi X e presentano delle peculiarità che le rendono oggetto di studio per più gruppi di ricerca.

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ma nel mio viaggio forse la più appariscente delle nebulose è stata la IC 4606: una nebulosa a riflessione visibile nella costellazione dello Scorpione. Si tratta della grande e tenue nebulosa associata alla brillante stella Antares, una supergigante rossa di classe spettrale M1Iab che dalla Terra appare come una delle stelle più luminose della volta celeste. La nube si estende in particolare a nordest di Antares ed è evidentemente connessa alla nube LDN 1689, una delle regioni più estese della Nube di Rho Ophiuchi; sebbene disti da Antares alcune decine di parsec, IC 4606 riceve da questa stella un’intensa radiazione, parte della quale viene riflessa nello spazio rendendo i suoi gas luminosi con una luce marcatamente arancione. La parte settentrionale della nube, che forma il nucleo più denso di LDN 1689, forma un lungo filamento che si dirige verso est, ben evidente a causa della totale assenza di stelle di fondo anche con piccoli strumenti, sebbene la nube stessa, essendo non illuminata, non sia direttamente osservabile.

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E infine sono passato per la Snake nebula prima di fare rientro su Sol.

La Nebulosa Serpente (The Snakeil serpente – o B72) è una nebulosa oscura visibile nella costellazione dell’Ofiuco. Si osserva con facilità, nonostante le sue piccole dimensioni, grazie al fatto che appare su uno sfondo ricco di stelle; appare con una forma sinuosa come quella, appunto, di un serpente, sullo sfondo della Via Lattea, a NNW del “corpo” della Nebulosa Pipa, a cui sembra apparentemente collegata.

Ora sono alle prese con qualche pirata spaziale.. a presto cowboy dello spazio! 🙂