Star Trek Discovery: nuovi dettagli sulla trama e altro…

data stellare 20170628,

oggi è un buon giorno per morir.. ehm.. per risvegliarsi dal sonno criogenico che ci attanaglia e riportare un po’ di notizie dal fronte Star Trek Discovery: della nuova serie del nostro amato franchise, ne abbiamo parlato in numerosi articoli precedenti, ma oggi abbiamo finalmente qualche nuovo dettaglio.

Innanzitutto non dimentichiamoci che il debutto ufficiale si avrà in US presso il canale CBS All Access, mentre per l’Italia tutto dipenderà da Netflix. (ma non credo dovremo aspettare molto).

Sicuramente la prima novità interessante è che per la prima volta non ci sarà una sola nave protagonista ma la trama si svolgerà tra due navi stellari: la U.S.S Discovery da una parte e la Shenzhou dall’altra. Inoltre sapevamo già che per la prima volta il protagonista non sarà un capitano ma il primo ufficiale interpretato da Sonequa Martin-Green con il nome Michael Burnham, che diventerà il primo umano a studiare all’Accademia di Scienze Vulcaniana.

Ma tutto questo, impatterà sulle tematiche di Star Trek? ne cambierà la storia e le tematiche affrontate? Da quanto è stato detto sembra proprio di sì ma andiamo con ordine…

Ieri, i produttori Aaron Harberts e Gretchen J. Berg (dopo la dipartita di Bryan Fuller) hanno rivelato qualche aspetto importante della nuova serie in particolare sulla trama (tenendo a mente che si svolgerà 10 anni prima della Serie Classica). Queste le parole di Harberts tradotte per voi:

Burnham è rimasta a lungo su Vulcano ma lei è umana. Sarek (il padre di Spock) gioca un ruolo importante nella sua vita che le era stata completamente pianificata finché lei farà una scelta molto difficile e la porterà su percorso di vita differente. Quando la si vedrà per la prima volta lei è la prima ufficiale sulla Shenzhou (capitanata da Philippa Georgiou, interpretata da Michelle Yeoh).. e la scelta che farà sarà la più difficile perché cambierà lei, la Federazione, la Flotta Stellare e l’intero universo. Questa scelta la porterà su un’altra nave, la Discovery (capitanata da Lorca, interpretato da Jason Isaacs) e qui che comincierà quello che noi chiamiamo la “seconda trama”

Inoltre con la storia che si dipanerà seguendo le gesta del primo ufficiale, l’azione sarà spesso fuori dal ponte di comando e questo permetterà di seguire la scena in parti differenti della nave.

Altro novità per certi versi sconvolgente (almeno per un fan di vecchia data come me, ok vecchia ma fino a un certo punto eh!): la nuova serie sarà anche la prima a infrangere una delle regole cardine impostata dal suo creatore originale Gene Roddenberry e che riguarda i conflitti interni ai membri della Flotta Stellare. Infatti quando il genio di Roddenberry creò il concetto dietro a Star Trek, voleva che si trattasse di un universo futuristico basato su una sorta di Utopia dove nella Federazione dei Pianeti Uniti non ci fossero conflitti, denaro e discriminazioni razziali; tutte cose da lasciare a un passato ormai lontano e superato da un nuovo modo di vivere più improntato al progresso e all’aiuto reciproco. E per far questo aveva bisogno di personaggi che ne fossero degli esempi comportamentali. Così facendo si andò creando questa regola che in tutte le serie di Star Trek fino a oggi (nonostante la sua morte sul finire degli anni ’80) non era mai stata infranta: in pratica ai personaggi principali non era consentito di avere forti conflitti tra di loro, né di avere comportamenti violenti o crudeli. Naturalmente ci furono delle eccezioni: alieni e esterni all’equipaggio ne erano esenti, così come i protagonisti se controllati da forze esterne.

E quindi pare che dopo anni di dibattito riguardo a queste limitazioni, i nuovi produttori hanno deciso di abbandonare il concetto utopistico iniziale e di iniziare a considerare una visione un po’ più realistica del futuro. Così i nostri nuovi protagonisti non saranno sempre così buoni come eravamo abituati a vederli, ma il loro comportamento potrà essere ricco di conflitti: in pratica più umani… perché ognuno di noi è autorizzato a sbagliare!

Tuttavia da una parte questo mi lascia un po’ perplesso: amavo Star Trek e il suo mondo utopistico dove i personaggi incarnavano l’eroe senza macchia pronto a “spaccarsi il fondello” per il bene comune: mi permetteva di vedere uno spiragli di luce in questo mondo grigio che ancora viviamo e di pensare al futuro come un mondo migliore a cui aspirare.

Ma la successiva affermazione del produttore Harberts mi conforta:

la cosa che stiamo prendendo da Roddenberry è come si risolveranno i conflitti: nonostante avremo degli scontri tra protagonisti, ci concentreremo sul come troveranno una soluzione e lavoreranno sui loro problemi.

Un altro cambiamento importante che avevamo già accennato è che la storia non sarà più svincolata da un episodio all’altro: in Star Trek si è sempre avuto tipicamente il “pianeta/alieno/oggetto spaziale della puntata” mentre con Discovery avremo una storia che si dipanerà lungo tutta la stagione legata ai suoi personaggi. (molto più simile a quanto visto in Battlestar Galactica per fare un esempio di serie sci-fi)

Infine dando uno sguardo al nuovo trailer e alle immagini apparse in rete ci siamo anche fatti un idea che la lunga attesa non è stata vana: la produzione sembra aver fatto un ottimo lavoro e, nonostante si tratti di una serie tv, siamo quasi livelli di qualità di un film per il cinema! e poi … altra notizia recente: Jonathan Frakes (il mitico numero Uno di Star Trek TNG) sarà il regista di un episodio, dopo aver già svolto questo ruolo, in modo egregio, in altre serie e in due film di Star Trek

Concludo con il trailer e un’immagine che rappresenta il nuovo teletrasporto… che vi piaccia o no si tratta di un design veramente particolare…

 

Buon Natale da : la Enterprise NCC-1701-D

Anche gli Spacejokers fanno l’albero di Natale, ma ovviamente lo addobbano con qualcosa di particolare.
In questo caso, la Enterprise NCC-1701-D.

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La Enterprise NCC-1701-D appare nella serie TV “Star Trek: The Next Generation” (a mio modesto parere è la serie più bella, più bilanciata, merito per un 70% della fantastica interpretazione di Patrick Stewart nel flemmatico Capitano Picard. La serie è andata in onda per ben 7 anni ed è stata interrotta all’apice del successo, nel 1994).

Una delle espressioni migliori del Capitano Picard, per esprimere il suo disappunto davanti alle cazz.. ehm..castronerie degli altri, è il “facepalm”.

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Double facepalm

A volte il disappunto è troppo grande per essere da soli..

A volte il disappunto è troppo grande per essere da soli..

..e a volte anche due sono troppo pochi..

..e a volte anche due sono troppo pochi..

Sono molti gli altri membri del cast (escludiamo a priori Will Crusher, il figlio saputello della dottoressa Beverly Crusher, troppo spesso usato come deus-ex-machina per risolvere situazioni difficili), fra cui spiccano:

Marina Sirtis nel ruolo della consigliera, meta umana e metà betazoide, Deanna Troi.
Lwaxana Troi, sua madre, (interpretata da Majel Barrett-Roddenberry, moglie del creatore di Star Trek, Gene Roddenberry)
LeVar Burton nel ruolo di Geordi La Forge. Inizialmente il timoniere, diventa con nella seconda stagione, il capo ingegniere.
Michael Dorn nel ruolo del Klingoniano Worf, inizialmente un giovane ufficiale, diventa poi il capo della sicurezza ed ufficiale tattico.
Guinan, interpretata da Whoopi Goldberg una grandissima fan della serie originale ed in particolare di Uhura (Nichelle Nichols).
Jonathan Frakes nel ruolo del comandante William Riker, il primo ufficiale.
Sono proprio Riker e Guinan a dare una lezione sull’amore al poco scaltro Will Crusher:

Nel film Generazioni, le sorelle Duras danneggiarono gravemente l’Enterprise D avendo scoperto la modulazione degli scudi della nave, provocando la rottura del nucleo a curvatura della nave. Per salvare l’equipaggio fu ordinata la separazione della sezione a disco della nave ma l’onda d’urto dovuta all’esplosione del nucleo a curvatura spinse la sezione a disco nell’atmosfera del pianeta Veridiano III. I danni riportati resero inevitabile un atterraggio di emergenza della sezione a disco che rese la nave non riparabile.

Al termine del film, Riker e Picard rendono onore ai resti della Enterprise-D e Picard profetizza:”..dubito che sarà l’ultima nave a chiamarsi Enterprise..”